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Arezzo sempre più città della musica

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Arrivano le voci bianche e la grande lirica in diretta

La musica in ogni sua variante sta diventando protagonista assoluta ad Arezzo grazie all’assessore alla cultura Pasquale Macrì che ha presentato due nuovi cartelloni: la Rassegna Corale di Voci Bianche della Fondazione Guido d’Arezzo e Arezzo all’Opera.
Partiamo dalla prima grazie alle parole di Carlo Pedini e Piero Caraba rispettivamente presidente e direttore artistico della Fondazione: “i cori di voci bianche e giovanili costituiscono la base per una cultura musicale diffusa. Investire risorse nella coralità infantile significa seminare buon gusto musicale e attenzione al bello. Una Fondazione come la nostra, che da oltre 60 anni si dedica alla coralità non può prescindere da un’attenzione particolare al mondo dei più giovani. E partiremo dai piccolissimi per arrivare ai cantori diciottenni: quattro formazioni corali offriranno all’ascolto un ampio panorama dei generi e dei repertori. La rassegna godrà anche della presentazione in anteprima di un prezioso volume scritto da Claudio Santori, direttore della nostra rivista 'Polifonie' che riparte da quest'anno con un contenuto bilingue e possibilità dunque di comprensione internazionale. Come Fondazione siamo soddisfatti anche dai numeri della scuola per direttori di coro che ha registrato un importante numero di iscrizioni. Contiamo di renderla visibile all'esterno organizzando anche lezioni aperte che diverrebbero in sostanza dei mini-concerti”.
“La rivista 'Polifonie' è di estrema importanza - ha ricordato Claudio Santori - si era fermata per ragioni economiche ma averla fatta ripartire è elemento di merito per l'attuale gestione della Fondazione. Cercheremo di allargare lo spettro degli argomenti il più possibile. Storicamente, abbiamo avuto un Pavarotti nel Cinquecento, il Rasi. Orazio Tigrini scrisse nella stessa epoca un manuale dove la musica è stata studiata fino a tutto il Settecento. Per non parlare dei madrigali di Paolo Aretino”.
Sabato 15 dicembre alle 16,30 presso la Fondazione Guido d’Arezzo in palazzo Bocciardi, Corso Italia 102, avverrà dunque la presentazione di “Cinque secoli di musica ad Arezzo”, di Claudio Santori. Interverranno Cecilia Luzzi e Michele Manzotti. La rassegna avrà invece il seguente programma: venerdì 14 dicembre alla chiesa della Badia, ore 19, Coro Piccole Note di Monte San Savino e a seguire Coro del Liceo Ginnasio “A. Mariotti” di Perugia. Sabato 15 dicembre, alla basilica di San Francesco, ore 19, Coro dei Piccoli Polifonici Sulmonesi di Sulmona e di seguito Coro Aurora di Bastia Umbra.
Pasquale Macrì: “il progetto di fare diventare Arezzo città della musica si sta concretizzando. Lanciamo una sorta di 'Polifonico invernale' con una rassegna di altissimo profilo. Il libro poi di Santori va salutato da particolare affetto e attenzione perché ricordare i trascorsi musicali di Arezzo è doveroso. Se poi ragioniamo sui 'cinque secoli' del titolo, ci rendiamo conto di come ad Arezzo la musica ci sia da sempre. Mentre ad esempio nel Cinquecento l'impianto della cultura aretina decadeva, per la musica visse il suo secolo d'oro”.
Rita Mezzetti assessore alla cultura della Provincia di Arezzo ha riconosciuto come “si stia veramente affermando la vera identità della città, legata al canto e alla cultura musicale. A questa identità la provincia intende continuare a contribuire. Molto deve partire dalla scuola, le rassegne sono fondamentali perché momenti di confronto e crescita. I bambini che oggi compongono i cori sono poi il pubblico di domani”.

A leggere poi il programma di Arezzo all’Opera, seconda edizione, proiezioni in HD dal circuito Microcinema al teatro comunale Pietro Aretino, si è come travolti da un’ouverture: partenza “titanica” venerdì 7 dicembre alle 17,30 con la diretta della Prima del Teatro alla Scala di Milano: Lohengrin di Richard Wagner, direttore Daniel Barenboim. I festeggiamenti del bicentenario della nascita di Wagner toccano il loro punto più esaltante con l’appuntamento più atteso dell’anno per tutti gli appassionati di lirica al mondo. Lohengrin è la storia del cavaliere del cigno, l’angelo custode del Santo Graal, figlio di quel Parsifal che è altra famosa opera wagneriana. Lohengrin viene in soccorso della mite Elsa di Brabante per salvarla dall’infamante accusa di fratricidio. L’opera verrà trasmessa sottotitolata.
Pasquale Macrì: “come rappresentare l'opera lirica con mezzi ridotti in una città come Arezzo? Me lo sono chiesto fin dal mio insediamento e mi sono dato questa risposta: il modo più appropriato era collegarsi con i grandi teatri pubblici italiani, quelli che finanziamo con la tassazione generale e che è giusto riverberino le loro emozioni in tutto il territorio nazionale. Così permetteremo al pubblico di godere dei bicentenari dei due 'mostri' della lirica, Wagner e Verdi. Verdi, pienamente calato nel Romanticismo italiano colto, che poi prima di morire ha anticipato addirittura il Novecento con il Falstaff e l'Otello. Nel programma abbiamo inserito anche una ‘ciliegina’, con la diretta del balletto Notre Dame de Paris con Roberto Bolle dal Teatro alla Scala di Milano il giorno di San Valentino”.
“Il sistema di proiezione digitale satellitare installato l’anno scorso presso il teatro - ha sottolineato Massimo Ferri di Officine della Cultura - ci consente di poter assistere a opere e balletti dai teatri più importanti del mondo, quasi con la stessa emozione che potremmo provare nell’essere presenti. Questa edizione di Arezzo all’Opera, dopo la straordinaria apertura con il Lohengrin di Wagner non poteva che essere dedicata a Giuseppe Verdi, anch’esso nato nel 1813. Per questo abbiamo pensato di proporre al pubblico una selezione delle più importanti opere scritte da quello che è riconosciuto come uno dei più celebri compositori italiani”.
Come per la precedente edizione, non mancherà la consueta “pausa caffè” con il caffè equo e solidale offerto da Caffè River. Biglietti dal 5 dicembre presso la Rete Teatrale Aretina, via Bicchieraia 34, apertura un’ora prima della proiezione. Solo martedì 4 dicembre dalle 11 alle 18 presso il Coffee o’ Clock. Acquisti on-line: rta.ticka.it. 15 euro per le dirette, 12 per le differite.
Stagione che poi prevede: mercoledì 9 gennaio 2013 alle 21 la differita del Falstaff di Giuseppe Verdi con la London Philharmonic Orchestra; mercoledì 23 gennaio alle 21 la differita di Aida di Giuseppe Verdi dal Teatro alla Scala di Milano; giovedì 14 febbraio alle 20 la diretta di “Notre Dame de Paris” balletto in due atti dal Teatro alla Scala di Milano; mercoledì 6 marzo alle 21 la differita de I Vespri Siciliani di Giuseppe Verdi dal Teatro Regio di Torino; mercoledì 3 aprile alle 21 la differita de La Traviata di Giuseppe Verdi dal Festival Pucciniano di Torre del Lago 2012; mercoledì 17 aprile alle 21 la differita del MacBeth di Giuseppe Verdi dal Macerata Opera Festival; mercoledì 8 maggio alle 21 la differita del Nabucco di Giuseppe Verdi dal Teatro Antico di Taormina.

Giovedì, 1 Novembre, 2012