Seconda edizione per l’Arezzo Organ Festival, sezione dedicata all’organo del Terre d’Arezzo Music Festival. Il Terre d’Arezzo, quest’anno al suo decennale, ha il patrocinio e contributo della Regione Toscana, della Provincia di Arezzo e di molte amministrazioni comunali, in particolare il Comune di Arezzo.
“In questi 15 giorni, da quando ho assunto l'incarico – ha dichiarato l'assessore alle politiche giovanili del Comune, Lucia Tanti – ho sottolineato che ci impegneremo fortemente sulla cultura, in sinergia con le politiche giovanili e la scuola, e sul progetto di Arezzo città della musica, un format senza differenze di genere che sia fattore di crescita. L'impianto deve essere pensato per restituire una ragione d'identità. E Arezzo è la città di Guido Monaco, colui che permette a tutti i musicisti del mondo di poter scrivere. Un'amministrazione come la nostra comincia oggi un percorso di attenzione a questa iniziativa che gli organizzatori portano nelle nostre chiese, luoghi di culto e di arte, luoghi dove una comunità può incontrarsi. Lo sviluppo economico di Arezzo passa attraverso le nostre bellezze e i nostri talenti”.
“Quattro appuntamenti – ha specificato il direttore artistico Andrea Trovato – di alto livello e diversificati nei generi e nelle sonorità. L’Arezzo Organ Festival si terrà nelle più belle chiese: pieve di Santa Maria, chiesa della Santissima Annunziata e basilica di San Domenico, con artisti di levatura internazionale che faranno risuonare i preziosi strumenti, patrimonio della nostra arte organaria. La realizzazione del festival è resa possibile grazie anche al prezioso contributo di Unicoop Firenze, Chimet, Coingas e Estra, Banca del Valdarno, CSAI, che ringraziamo sentitamente”.
Primo appuntamento, domenica 19 luglio alle 18 alla pieve con il recital organistico di Gail Archer, dagli Stati Uniti, artista di fama internazionale, docente presso il Barnard College (NY) e organista della sinagoga di New York. Presenterà un appassionante programma dal Seicento fino alla musica contemporanea, che valorizzerà al meglio il grande Organo Tamburini a tre manuali della pieve, strumento adatto per la letteratura romantica e moderna.
Domenica 26 luglio, sempre presso la pieve, alle 18, concerto per tromba e organo, con Daniele Cherubino, tromba, e Gabriele Pezone, organo. I due artisti vantano collaborazioni con i più importanti enti lirico-sinfonici italiani: Teatro dell’Opera di Roma, Teatro San Carlo di Napoli, Orchestra del Teatro alla Scala. Gabriele Pezone, oltre a essere pianista e organista, è anche un noto direttore d’orchestra con ampia attività in Italia e all’estero. Presenteranno un brillante programma dal barocco fino all’Ottocento con musiche di Handel, Purcell, Paisiello, Rossini, Donizetti.
Domenica 2 agosto, alle 18, presso la Santissima Annunziata, recital organistico di Nicolò Sari. Il giovane artista veneziano, con un palmarès di tutto rispetto, con premi a livello nazionale e internazionale, presenta un accattivante programma dedicato alla letteratura italiana per organo dell’Ottocento, con fantasie, marce e variazioni di autori quali Pasquini, Moretti, Valeri, Fumagalli, adatti per le sonorità brillanti dello storico strumento della Santissima Annunziata.
Ultimo appuntamento, domenica 9 agosto, alle 18, presso la basilica di San Domenico, un concerto sassofono e organo con il duo formato da Pietro Tagliaferri al sax soprano accompagnato dall’organista Stefano Pellini. Formazione originale ma dalle potenzialità molteplici, il Duo Sax e Organo presenterà un percorso musicale particolare con trascrizioni e composizioni inedite, a partire da Bach fino alla musica contemporanea.
Tutti i concerti sono a ingresso libero. Arezzo Organ Festival si avvale della collaborazione della diocesi di Arezzo, Cortona e Sansepolcro e della Brigata aretina amici dei monumenti. La presentazione dei concerti d’organo sarà a cura di Claudio Santori: “Organ festival era stata un'iniziativa durata in passato 36 anni, poi interrotta e oggi ripristinata. Il festival unisce all'organo altri strumenti eccezionali: la tromba e il saxofono. Un pensiero a Franco Ferrara, Franco Paturzo e don Pietro Bernini”.