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Arezzo: la nuova guida turistica

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Sono 142 pagine di grande effetto grafico e tattile, formato 14,5 per 21. A sfogliarle, potrebbe sembrare di avere tra le mani un catalogo Electa, carta liscia e immagini d’arte.

È stata pubblicata da Icona Guide, progetto grafico di Bruno Franchi e testi di Ugo Baldesi, Isabella Consigli, Silvia Consigli, Maria Gatto, Daniele Arezzini, Luciano Natale Gabrielli, Agnese Parronchi, Alessandra Baroni, Daniela Galoppi, Silvia Vilucchi, Fabio Migliorati e un contributo dell’associazione Castelsecco. Titolo: “Arezzo”.

Ci troviamo dunque dinanzi a una nuova guida turistica della città distinta in otto sezioni: Arezzo e le sue origini; la Fortezza, le porte, Castelsecco; pievi; Piazza Grande; chiese; musei; palazzi e monumenti; manifestazioni. Nella copertina giallo oro, un richiamo al massimo capolavoro d’arte che la città conserva: un particolare della battaglia tra Eraclio e Cosroe del ciclo di affreschi di Piero della Francesca nella cappella Bacci. Direzione editoriale: Giuseppe Stefano Cavedon. È distribuita in librerie e musei assieme ad altre di una collana che già comprende Cortona e Città di Castello e che intende valorizzare i centri storici e artistici dell’Italia centrale.

Soddisfatto l’assessore al turismo Pasquale Macrì: “riteniamo che in questo panorama di espansione culturale che Arezzo sta vivendo, uno strumento di questo genere sia essenziale per comprendere la grandezza dei suoi tesori. Tesori che auspichiamo siano sempre meno nascosti. Noi ci abbiamo provato ad aprirli in questi anni. I tesori artistici hanno come finalizzazione principale quella di essere trasmessi ai posteri ma noi siamo già i posteri del passato: altrimenti le opere d'arte diventano come il servizio della nonna, bellissimo, ma che a casa nessuno vede perché non lo usiamo. La guida si differenzia per la qualità editoriale e delle foto e per testi non meramente divulgativi. Questa guida se diffusa in ogni abitazione potrebbe permettere ai cittadini di diventare promotori della loro città. Un po' di orgoglio di appartenenza non farebbe male, parlare in termini negativi nuoce gravemente al turismo. Paradossale che simili voci si rincorrano quando ogni dato oggettivo le contraddice”.

Mercoledì, 1 Ottobre, 2014