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Arezzo guarda alla Cina, l’assessore Marcello Comanducci a Dujiangyan dal 17 al 22 marzo

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Il progetto di gemellaggio fra le due città

L’assessore Marcello Comanducci, insieme a Stefano Baldassarri, direttore di ISI Florence, da giovedì 17 a martedì 22 marzo, sarà a Dujiangyan su invito ufficiale delle autorità cinesi.

Ad agosto seguirà poi una visita delle autorità cinesi ad Arezzo, presumibilmente in occasione della Giostra del Saracino, durante la quale il sindaco Alessandro Ghinelli e la giunta avranno la possibilità di illustrare agli ospiti le ricchezze culturali ed economiche del territorio, in vista della ratifica di un accordo.

“Vogliamo avviare una collaborazione su molti fronti - spiega l’assessore Marcello Comanducci - c’è molto interesse per le nostre eccellenze artistico-culturali, in particolare nel campo dell’archeologia e del restauro. I cinesi hanno individuato anche possibili sinergie con le nostre aziende d’eccellenza e comparti economici trainanti, quali oreficeria, agricoltura e manifattura, oltre ai grandi marchi della moda che operano nel territorio. L’amministrazione intende quindi andare oltre i confini locali per trovare nuovi sbocchi, sia in termini commerciali che turistici. Si tratta di una collaborazione concreta che dovrà portare importanti risorse al territorio aretino”.

Alla base dell’accordo sta il progetto di gemellaggio tra la nostra città e quella cinese di Dujiangyan (provincia di Sichuan) nato nel 2014 presso l’International Studies Institute, consorzio di università americane e australiane accreditate presso il Miur con sede a Firenze, di cui Stefano Baldassarri è direttore. Nel corso del tempo sono stati sviluppati dei contatti accademici importanti in seguito a un ciclo di lezioni che Baldassarri ha tenuto in Cina, presso la Sichuan University su invito del professor He Ping, tra i massimi esperti cinesi di storia e arte rinascimentale italiana. Da qui l’idea del gemellaggio.

Dujiangyan è sede di uno dei più antichi monasteri taoisti e della riserva naturale del panda gigante e vanta un’antichissima opera idrica censita fra i patrimoni mondiali dell’Unesco. “Fino a qualche anno fa la Cina rappresentava un mercato importante ma troppo chiuso verso l’Occidente, oggi il Paese sta attraversando un’enorme cambiamento socio-culturale e nei prossimi anni si aprirà sempre più a scambi commerciali e culturali con l’Europa. Per Arezzo è un’occasione da non perdere” conclude l’assessore Comanducci.

Martedì, 1 Marzo, 2016