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Area Lebole, disco verde alla Cittadella degli Affari

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Il voto nella notte

Approvato definitivamente il piano complesso di intervento denominato “Cittadella degli Affari”: quattro i comparti ma quello dove insiste l’area della ex Lebole è il C1. Il C2 corrisponde all’area del vecchio Centro Affari, il C3 è quello dove insiste la nuova sede di Arezzo Fiere e Congressi, il C4 corrisponde al raccordo autostradale. Fin dall’esordio di questa pratica urbanistica, si è subito dato corso all’iter relativo alle opere che andranno a insistere sul primo comparto, lì dove sorgeva la storica fabbrica manifatturiera. Nell’ambito di questo comparto C1, la cui superficie utile lorda recuperabile è di 69.196 metri quadrati, sono stati individuati i sotto-comparti C1 A, destinato a direzionale, commerciale e turistico-ricettivo, e C1 B, destinato al residenziale. Elemento qualificante resta il verde pubblico con ben 41.000 metri quadrati a esso destinati, l’edilizia residenziale sociale viene ridotta da 5.000 a 2.703 metri quadrati. Complessivamente al residenziale sono destinati al massimo 34.000 metri quadrati.

Più specificamente, sul primo comparto, il C1 A, insisteranno anche la stragrande maggioranza delle opere di urbanizzazione compresi l’intervento sul raccordo autostradale e il collettore che inciderà sul sottopasso di via Galvani. Le tre strutture commerciali di progetto resteranno divise e con un ordine di grandezza similare. Tutta questa superficie commerciale al dettaglio non potrà eccedere i 12.500 metri quadrati.

I parcheggi, per i quali in sede di adozione era stato eliminato l’obbligo di una percentuale di interrati, sono adeguati alle dimensioni e alle funzioni dei comparti. Un sistema di permeabilità pedonale e ciclabile è pensato per unire i vari comparti, nell’ambito di un generale miglioramento urbanistico di una zona d’ingresso alla città che subirà una trasformazione qualitativa, oltre che beneficiare di una grande opportunità di sviluppo, grazie a investimenti privati.

 

L’architetto Calussi ha illustrato le 26 osservazioni presentate al Piano complesso d’intervento Cittadella degli Affari.

 

Rodolfo Rossi: “Le schede sarebbero state maggiormente complete se avessero contenuto anche il parere della Cat”.

Alessandro Ghinelli: “rinviamo le osservazioni inerenti la viabilità e cioè quelle sul comparto C4 per le quali è opportuno attendere la deliberazione di Anas. E discutiamo tutte le altre osservazioni”. Il pro Sindaco Gasperini ha replicato che il rinvio di questo tema comporterebbe l’impossibilità di votare la pratica. Ed ha quindi dichiarato non ricevibile la proposta di Ghinelli.

Alessandro Caneschi, Presidente della Cat, ha affermato che la questione della viabilità deve essere affrontata in questo contesto.

Nel corso del dibattito sulle osservazioni sono intervenuti anche Gianni Cantaloni, Roberto Rossi, Roberto Barone, Roberto Ruzzi

 

Osservazioni approvate: 5

Osservazioni respinte: 15

Parzialmente accolte: 6

 

Dopo i voti sulle osservazioni, ci sono state le dichiarazioni di voto dei gruppi consiliari.

Francini:”abbiamo più volte espresso parere contrario a questa pratica. Si è perditra l’ennesima occasione per fare qualcosa di innovativo o pet tentare di farlo. E’ stata respinta anche l’idea di un concorso d’idee e non è stata sufficientemente analizzata la viabilità”.

Tulli: “Il punto di arrivo sono tre capannoni, un parcheggio e una viabilità non chiara. E’ la rappresentazione di questa amministrazione e della sua incapacità di avere idee”.

Barone: “sarebbe stato necessario e opportuno attendere e migliorare il progetto sulla base delle indicazioni che sono state formulate stasera”.

Mori: “c’è stata indolenza. I capannoni industriali non rispettano la memoria e la storia di questo luogo”.

Cantaloni: “le proposte del 2011 erano migliori di quelle del 2014. Viene fuori un progetto minimale senza valutare i problemi di viabilità”.

Roberto Rossi: “la Lebole era un’area rappresentativa di Arezzo e della sua storia. Si poteva fare di più”.

Scatizzi: “manca la prospettiva di capire come si lega alle altre aree. E’ una zona che viene vista come slegata dal resto del contesto”. Ha quindi annunciato il suo non voto.

Ruzzi: “non so più cosa si deve fare per tentare di migliorare questa situazione”

Caneschi: “viene portato a compimento un progetto atteso da tempo. La fabbrica ha chiuso dal 2002

 

La pratica è stata approvata con 15 voti a favore, 9 contrari e 1 astenuto

 

Domenica, 1 Marzo, 2015