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Approvata dal Consiglio la pratica sulla Fiera Antiquaria

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Nella seduta di questa mattina

Al momento della costituzione dell’Associazione Fiera Antiquaria, i soci fondatori erano il Comune di Arezzo, la Provincia di Arezzo, la Camera di Commercio, Banca Etruria e l’Apt. Le recenti disposizioni legislative rendono necessario lo scioglimento dell’associazione e “dunque trovare soluzioni giuridiche per recuperare le funzioni di promozione e valorizzazione della Fiera all’interno dell’amministrazione comunale”, così l'assessore Paola Magnanensi.

Nel tempo la situazione era già mutata proprio sul versante dei soci dell’associazione: BancaEtruria aveva già esercitato la sua facoltà di recesso, l’Apt è stata soppressa come le altre aziende turistiche, la Provincia ha più volte comunicato, seppure in via informale, la propria volontà di uscire dall’associazione. A oggi rimarrebbero all’interno dell’associazione stessa due soli soci fondatori: il Comune e la Camera di Commercio. “Sciogliere l’associazione – ha proseguito l'assessore – significa assumere da parte del Comune in forma diretta, attiva, funzioni di natura amministrativa, operativa e politico-strategica, rilanciare l’immagine 'pubblica' della manifestazione e risparmiare in spesa corrente in quanto l’associazione destinava alcune risorse per consulenze e collaborazioni mentre il Comune può utilizzare proprio personale. La Fiera coinvolge vari assessorati, il mondo dell'antiquariato ha conosciuto una crisi pesante. È importante in questo momento non perdere tempo, il percorso per il 2014 va fatto subito”.

Gianni Cantaloni: “mi pare di dovere denunciare la carenza di strategie gestionali mancanti da tempo. Il famoso durc avrebbe dovuto risolvere un annoso problema per gli espositori, abbiamo coinvolto i nostri consiglieri regionali perché abbiamo a cuore la città e la manifestazione. Poi però di incontri non si è parlato più e ora si spera che gli uffici comunali rivitalizzino la manifestazione. Desidererei capire come, dinanzi alla diminuzione del numero degli espositori, alla necessaria tutela degli espositori esistenti, all'illuminazione in via Cavour. I problemi sono tanti, non ultimo ambire a una visibilità almeno europea”.

Anche per Roberto Bardelli oggi “si scioglie un ente senza avere un progetto futuro” mentre per Luigi Lucherini ha ricordato come “in commissione la questione sia stata discussa a lungo ma adesso non sento riportare i risultati di quel dibattito. In realtà non è solo la normativa che non consente più associazioni di questo genere ma la Fiera manifesta un calo di interesse. Anche quando amministravo la città registrammo un analogo calo ma inventammo un meccanismo che mettesse in relazione Fiera ed eventi culturali di altissimo interesse e qualità. Quegli eventi collaterali attiravano pubblico che una volta qui, visitava pure la Fiera. Anche il fondatore Ivan Bruschi a un convegno del 1999 sottolineò che la manifestazione doveva internazionalizzarsi ma per farlo, aggiungo, bisogna avere infrastrutture internazionali. In primis un aeroporto, scelta che la Giunta che presiedevo aveva adottato e che altre amministrazioni hanno disconosciuto”.

Fabrizio Piervenanzi ha dichiarato “come forse sia sorto un equivoco. L'assessore dando per scontato che esiste un progetto inviato mesi fa ai capigruppo ha dato per buono che i consiglieri lo avessero letto. Poi ci sono state sedute della commissione dove si è svolto un confronto e dove il documento è stato votato favorevolmente con solo due astensioni.  La maggior parte delle funzioni amministrative non cambiano, visto che le faceva prima il Comune e continua a farle. Sul tema di vivacizzare la manifestazione, il progetto esiste da mesi”.

Alessandro Arcangioli: “da una parte c'è una legge, dall'altra la fatica che il CdA ha dovuto sopportare per l'affievolirsi di un interesse da parte di qualcuno. La Fiera è un elemento non solo economico ma di immagine, il Comune si assume una responsabilità importante nel decidere di gestirla la fine di un'esperienza. È una sorta di richiamo forte a tutti coloro che vogliono bene alla manifestazione. Solo se facciamo sistema con l'amministrazione comunale possiamo avere un bel risultato e tradurre la cultura in fattore di sviluppo”.

Daniele Farsetti: “Non siamo obbligati a sciogliere per legge l'Ente anche se questa esperienza ha esaurito il suo ruolo. E' mancato un dibattito cittadino su una manifestazione di questo rilievo e sulle sue forme di gestione. Dovremmo analizzare le cause di questo scioglimento, a cominciare dalla riflessione sul “ritiro” di Banca Etruria. Sarebbe utile approfondire di nuovo il tema della Fiera in Commissione attività produttive”.

Francesco Francini: “Il lavoro in Commissione consiliare non è certo esaustivo e determinante. Il luogo decisionale è questo e cioè il consiglio comunale. E gli eventuali chiarimenti dati in Commissione non sono certamente sufficienti”.

Roberto Bardelli: “va bene scogliere l'Associazione ma chi gestisce la manifestazione? Il tema è assolutamente rilevante e non basta la discussione in Commissione”.

Luigi Scatizzi: “la riflessione importante è sul futuro e sul rilancio della Fiera connesso allo sviluppo turistico della città. Serve un'analisi complessiva sulla potenzialità turistiche della città ed elemento irrinunciabile è la Fiera Antiquaria.

Gianni Cantaloni: “siamo profondamente affezionati alla Fiera e vogliamo avere una sede di confronto. La Commissione consiliare ascolti il CdA uscente, gli operatori, gli espositori. Un percorso per verificare il progetto che è stato proposto”.

Marco Tulli: “Esiste un'alternativa allo scioglimento? Qual'è la visione strategica per questa manifestazione? Fiera antiquaria o fiera delle pulci?”

Roberto Ruzzi: “Occorre un colpo di reni. Dobbiamo ascoltare espositori e operatori”.

L'assessore Paola Magnanensi: “ho raccolto dati e valutazioni. Tutti gli espositori e gli operatori sono stati contattati. I protocolli di lavoro sono pronti ma è necessario questo atto formale di scioglimento dell'associazione. Il progetto che abbiamo presentato racchiude il futuro della Fiera Antiquaria che può rappresentare il fulcro delle iniiative su turismo e attività produttive”.

 

La delibera è stata approvata con 18 voti a favore e 9 astensioni.

Martedì, 1 Ottobre, 2013