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“Ampliamento aeroporto Molin Bianco: scelta inspiegabile e contro la quale ci opponiamo”

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Conferenza stampa del capogruppo IdV, Roberto Barone

“Presso la Regione Toscana è stato presentato un altro progetto di ampliamento di Molin Bianco, nella misura di un ulteriore allungamento di 390 metri della pista rispetto ai 650 attuali. Il progetto è stato presentato dall'Enac motivandolo con ragioni di adeguamento dell'aeroporto in vista del migliore svolgimento del servizio di aerotaxi che giornalmente raggiungerebbe un traffico di 45 aerei. L'aerotaxi è, ricordiamolo bene, un servizio commerciale e così è definito proprio dall'Enac.
Posso evidenziare subito una contraddizione: quella che potrebbe apparire una scelta logica, è invece disattesa da un dato certo, ovvero che l'aeroporto non è abilitato ufficialmente al servizio di aerotaxi, Molin Bianco è destinato a oggi solo all'aviazione generale che, a dispetto del termine, esclude alcune attività e, tra queste, il commerciale. Quindi la questione comporterebbe soltanto una spesa, precisamente di 1.600.000 euro di soldi pubblici, a favore di una società, la S.A.A., nata sulle ceneri di una precedente società la C.T.V.R. Tutti dimenticano che un aeroporto può essere ampliato se tale opera non è contraria alle norme che si dà l'ente territoriale di riferimento e nel Piano Strutturale del 2007 del Comune di Arezzo è scritto, scolpito, che nessun ampliamento è consentito per Molin Bianco, data la sua vicinanza con agglomerati abitativi, Tortaia, la linea ferroviaria della L.F.I. e il polo produttivo di Pescaiola.
Veniamo a un altro aspetto: nel Piano Strutturale è anche previsto che si dovesse fare uno studio economico-trasportistico per capire se la città di Arezzo avesse o meno bisogno di un aeroporto e, nel caso affermativo, delocalizzare l’infrastruttura, individuando un altro sito che non presentasse problemi di impatto ambientale e trasformare l’area di Molin Bianco in parco urbano .
Un elemento importante per dire se una città necessita di un aeroporto è il bacino di utenza che deve essere di almeno 1.000.000 di passeggeri annuo. Aggiungo che l'Enac nel 2012 ha elaborato un piano nazionale aeroportuale che prevede di non sostenere più spese a favore degli aeroporti minori ma, anzi, di procedere a una loro dismissione. Strano allora che in questo contesto, l'Enac decida poi di spendere 1.600.000 euro di soldi pubblici per Arezzo e su un progetto dalle ricadute economiche e occupazionali nulle. Peraltro l'Enac non può non sapere che il Comune di Arezzo si è dotato di uno strumento urbanistico che cassa ogni possibilità di allungamento della pista.
Ma c'è un 'ma': se con il Piano Strutturale la questione parrebbe chiusa, nel Regolamento Urbanistico c'è una mina vagante che consente a chiunque di installare strutture removibili nell'area di Molin Bianco, come sala d'attesa o bar. Due righine, inserite nel regolamento quando già la S.A.A. aveva presentato un progetto ancora più invasivo. Un mio emendamento contrario anche a questa ipotesi presentato in Consiglio Comunale venne bocciato dal Pd quando ancora ne facevo parte. Da parte del Sindaco mai ho sentito parole contrarie all'aerotaxi, anzi Fanfani si è sempre detto favorevole a questa ipotesi, addirittura rigettando la proposta di delibera di iniziativa popolare firmata da 1.590 cittadini, con la quale si chiedeva l’attuazione di quanto previsto dal Piano  Strutturale. Non dimentichiamoci della potenzialità del rischio che aumenterebbe con l’intensificazione del traffico aereo, che in Via Alfieri insistono due scuole, che già nel 2002 un Cessna precipitò negli orti di Via Chiarini, solo per fortuna senza conseguenze per le persone. Noi continueremo a opporci a qualsiasi idea di ampliamento di Molin Bianco e a vigilare come facciamo ormai da 11 anni”.

Martedì, 1 Gennaio, 2013