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3 dicembre: Giornata mondiale delle persone disabili. Il punto dell’assessore Lucia Tanti

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“Una filosofia nuova basata su un assunto: più si conosce la disabilità, più se ne apprezzano competenze e risorse. Dalla Poti Pictures alla mobilità facilitata: collaborazioni forti e durature”

La Giornata mondiale delle persone con disabilità è il classico anniversario utile a fare il punto della situazione, un momento di riflessione che deve dare anche la carica per proseguire lungo la strada intrapresa. L’amministrazione comunale si è dimostrata attenta nei cinque anni di mandato e lo ha fatto cercando di proporre una nuova filosofia di approccio al tema. Il concetto è semplice eppure necessario: la disabilità è un mondo che più si conosce e meglio è. Ecco allora che le tante iniziative promosse non sono soltanto un qualcosa legato alle politiche sociali o sanitarie ma tasselli di un’azione a più ampio raggio che definirei culturale. Non abbiamo voluto promuovere semplici incontri o eventi ma momenti di approfondimento, utili a rendere Arezzo una città sempre più civile e notorio un fatto incontrovertibile: la disabilità nelle persone si abbina a straordinarie competenze e abilità. Un risvolto di natura etica, propedeutico e funzionale al perseguimento delle pari opportunità. Sempre all’insegna del principio: Arezzo città coesa, sicura e solidale.

In città opera una realtà straordinaria, che ha assurto rilievo nazionale: la Poti Pictures. Nel 2018 ha ottenuto la certificazione europea come prima casa di produzione cinematografica sociale del continente. Un progetto che intende dare risposta alle persone con disabilità intellettiva, sviluppando un’originale tipologia di inserimento lavorativo. L’amministrazione comunale è a fianco di questa esperienza, l’abbiamo sempre sostenuta e continueremo a farlo come parte integrante di un disegno che restituisce centralità alle persone. Tutte, senza distinguo.

Abbiamo firmato la convenzione con le associazioni dei non vedenti e dei mutilati e invalidi civili per permettere a questi disabili di fruire di corse in taxi a tariffa ridotta, un costo fisso poco più che simbolico, grazie a un sistema di buoni da distribuire agli associati. Viaggiare in autonomia è importante anche per una questione di dignità.

Con l’associazione Autismo Arezzo abbiamo intrapreso una strada comune offrendo sostegno, collaborazione, strutture teatrali. L’autismo è una disabilità dai numero purtroppo crescenti.

E ancora: Alzheimer, sclerosi multipla, approvando in Giunta la carta dei diritti di coloro che sono affetti da tale patologia, Associazione parkinsoniani, con la quale siamo in dirittura di arrivo per la donazione di un mezzo attrezzato utile ai loro spostamenti, l’accordo con l’associazione I Care per l’attivazione di un servizio di doposcuola pomeridiano dedicato ai bambini con disturbi speciali del’apprendimento, la messa a disposizione a titolo gratuito di immobili di proprietà comunale per le associazioni e le famiglie.

La strada è ancora lunga e molto, sono consapevole, rimane da fare. Ma in questi anni la città di Arezzo ha costruito un modello nuovo basato sulla cura delle autonomie, investendo sempre sulla dignità delle persone, puntando a renderle libere al massimo grado e aprendo percorsi che possano avvicinare i disabili anche al mondo del lavoro e del tempo libero. Partendo da un punto fermo: la disabilità non è un mondo a parte ma è una parte del mondo”.

Domenica, 1 Dicembre, 2019