Leggiamo con stupore la polemica di Giacomo Termine, presidente della conferenza zonale dei sindaci in ambito sanitario della Toscana sud-est, che fa riferimento alla necessità di spostare a Siena la centrale unica del 118. Fermo restando che in virtù del suo ruolo Giacomo Termine dovrebbe rappresentare tutti i sindaci senza spingere i vari Comuni a mettersi l’un contro l’altro armati e che questa sua uscita può essere letta con un assist pre-elettorale in funzione degli interessi del Pd senese, sottolineiamo la totale indisponibilità anche solo a parlare di un ipotesi del genere che si tradurrebbe in un depotenziamento di Arezzo a vantaggio di Siena.
Proprio in occasione di una delle ultime conferenze dei sindaci è stata ribadita la scelta di Arezzo come centrale unica ed è stato sottolineato come l’ipotesi di Siena sia ormai, giustamente, tramontata. Se poi vogliamo ripensare l’intero sistema dei servizi in ambito sanitario a partire dal superamento delle “aslone” che ogni giorno fruttano insoddisfazione, siamo assolutamente disponibili. Ma non possiamo pensare di smontare i servizi, specie quelli che funzionano alla grande, a poche settimane da una tornata elettorale che evidentemente preoccupa i sindaci riconducibili al Pd.