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“Tassa sui fossi: devono pagarla gli aretini?”

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Dichiarazione del consigliere comunale Alessio Mattesini (Pdl)

In questi ultimi giorni sentiamo parlare di possibili aumenti della cosiddetta “tassa sui fossi” e sulla sua legittimità o meno di essere applicata nei confronti dei cittadini, soprattutto quelli del Comune di Arezzo.

Il 28 marzo 2012, con delibera di Consiglio Comunale, il Comune di Arezzo ha approvato il nuovo Regolamento di Polizia Urbana, dichiarato come un successo dall’amministrazione che in alcuni casi ha delineato il comportamento che deve tenere il cittadino aretino riguardo alla propria proprietà.

L’articolo 23, intitolato “Pulizia fossati”, recita:

1) i proprietari, gli affittuari, i frontisti e tutti coloro che hanno un diritto reale di godimento sui terreni devono mantenere in condizioni di funzionalità ed efficienza:

a) le condotte di cemento sottostanti i passi privati

b) entrambe le sponde dei fossati dei canali di scolo e di irrigazione privati adiacenti le strade comunali e le aree pubbliche, al fine di garantire il libero e completo deflusso delle acque ed impedire che la crescita della vegetazione ostacoli la visibilità e percorribilità delle strade;

c) i fossi di confine e i canali di scolo in aree private

d) le caditoie localizzate sulla pubblica viabilità devono essere libere da accumulo di materiale vegetale proveniente dalla vegetazione circostante, localizzata sulla proprietà privata. 

2) La pulizia degli spazi su indicati deve comunque essere effettuata almeno due volte all’anno, rispettando le seguenti scadenze: per il periodo primaverile entro il 30 aprile e per il periodo autunnale entro il 30 settembre.

Di fronte a un regolamento che impone al cittadino la pulizia dei fossi delle proprie proprietà, per quale motivo gli aretini devono pagare una tassa per una cosa che hanno già fatto? La tassa dovrebbe semmai essere applicata solo a chi non esegue in maniera autonoma la pulizia dei fossi, ma vedendo la nostra realtà, anche nei più piccoli paesi ognuno si occupa di mantenere puliti i propri terreni o abitazioni.

Visto il maltempo che si protrarrà nei giorni a venire, considerato gli allagamenti a cui più volte assistiamo, e assisteremo, nel centro della città come in periferia, vedi Indicatore e La Chiassa, perché il Comune invece di fare “applicare” la tassa sui fossi non si “applica” per la pulizia dei tombini e della rete fognaria? I cittadini sarebbero molto più contenti.

A questo riguardo lunedì in Consiglio Comunale sarà presentata un’interrogazione urgente.

 

Lunedì, 1 Ottobre, 2012