Sabato 7 settembre alle 18 s’inaugura la mostra personale “Il fascino del dubbio” di Pierluigi Bellacci presso gli spazi espositivi della ex chiesa di Sant’Ignazio in via Carducci. Filo rosso del lavoro dell’artista, si rivela un percorso creativo fatto di frammentazioni dell’anatomia umana, dove tra il religioso e l’antropologico egli privilegia gli aspetti sacrali. Non ci sono risposte agli interrogativi, è il fascino del dubbio a emergere e imporsi. Per l’artista, che ha iniziato a esporre negli anni ’70 a Milano, Parigi, Ginevra e Atene, avvicinatosi poi all’astrattismo attraverso una ricerca sperimentale in cui spesso, come nei tableaux sculptés, pittura e scultura coesistono, il mondo è costituito da un sovrapporsi di differenti dimensioni spazio-temporali che interagiscono fra loro ma restano invisibili.
“Siamo ancora una volta – ha dichiarato l’assessore alla cultura del Comune di Arezzo Pasquale Macrì – in una sede espositiva che l’amministrazione sta usando ininterrottamente per i suoi prestigio, fascino e multivalenza. Non a caso, appena la vide, Yoko Ono non ebbe avuto dubbi su dove esporre. Questa mostra invece è di prim’ordine e un plauso va alla curatrice che continua nella sua scoperta di talenti”.
Pittore e scultore Pierluigi Bellacci è aretino per nascita, romano di formazione e parigino per vocazione artistica. Ad Arezzo per la prima volta, l’artista presenta, a cura di Matilde Puleo, un nucleo selezionato di 25 opere. Così la curatrice: “La mostra, che nelle intenzioni non vuole avere programmaticamente i tratti specifici di un’antologica, raccoglie lavori in forma volutamente non cronologica che mirano a realizzare, negli spazi complessi di Sant’Ignazio, l’equivalente visivo di un dubbio tra tridimensionalità e pittura, tra segno e forma e tra oscuri significati e segnali inequivocabili”.
Alla inaugurazione sarà presente l’artista. Ingresso libero con questi orari: giovedì e venerdì 16 – 19; sabato e domenica 10,30 – 12,30 / 16 – 19.
Arezzo, 6 settembre 2013