Non potevamo che essere qui stamani a portare il saluto a tutti coloro, amministratori, consiglieri e dipendenti di questo ente con i quali nel tempo abbiamo collaborato proficuamente per offrire servizi alla collettività aretina. Mi rammarico per il nuovo disegno istituzionale che vede l’assetto complessivo privato delle province. Ho sempre pubblicamente fatto una battaglia perché non perdessimo questo necessario ruolo intermedio ricco di professionalità e competenze che con capacità ed efficacia hanno garantito e stanno garantendo servizi irrinunciabili. I Comuni da soli non ce la possono fare e questa scelta politica apre una grande lacuna che deve essere colmata. Gli anni in politica, da quando sedevo poco più che ventenne in questa sala, mi hanno insegnato che le riforme sono frutto di emergenze e di sensibilità ma che portano sempre con se strascichi e questioni irrisolte. Ci sono Stati come il Portogallo, dove esiste solo la dimensione provinciale, non ci sono le Regioni ed i Comuni svolgono funzioni assimilabili alle ex circoscrizioni. E’ necessario fare un’attenta riflessione sul sistema organizzativo dei servizi, perché sono questi che offriamo ai cittadini. E occorre riempire il vuoto lasciato da una struttura storicamente attiva di intermediazione sovracomunale come la Provincia. Auguro a voi tutti e a questo territorio una grande fortuna.
