Definitivamente approvato all'unanimità con 22 voti l'atto di indirizzo di Daniele Farsetti che era stato discusso la precedente seduta e non votato per mancanza del numero legale.
Farsetti ha chiesto che il Comune di Arezzo si faccia promotore presso il Presidente della Giunta Regionale, Enrico Rossi, e il presidente dell’Anci, Piero Fassino, di una proposta per fissare in tempi brevi una conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali che identifichi i livelli essenziali delle prestazioni sociali secondo quello è il disposto della legge 328 del 2000. “A distanza di 14 anni da quella legge e dalla riforma del titolo V della Costituzione, lo Stato non ha provveduto a determinare le prestazioni a tutela dei diritti civili e sociali e le Regioni hanno cercato di sopperire a questa inadempienza individuandone autonomamente alcune. Adesso occorre che lo Stato svolga il suo ruolo almeno per motivi di uniformità delle prestazioni sul territorio nazionale, altrimenti viene violato il principio del medesimo trattamento sanitario per tutti i cittadini”.
“Ritengo necessario che questo atto - aveva dichiarato lo scorso 27 marzo Matteo Bracciali - venga condiviso da ogni gruppo. La richiesta che viene anche dal terzo settore su questo argomento è molto forte. Credo che il sindaco stesso sarà una delle voci che si leverà a chiedere questo passaggio”.
Condivisione anche da Luigi Scatizzi e Roberto Bardelli: “sui temi sociali c'è troppa dispersione di iniziative e serve un quadro più omogeneo ed equo”.
Grazie a Rodolfo Rossi l'atto era stato integrato: le Regioni devono trasmettere i dati sui flussi delle prestazioni al fine di alimentare un database nazionale.