Dichiarazione dell’assessore Lucia Tanti
"Fa piacere che Pasquale Macrì apprezzi il nuovo indirizzo che il sindaco Ghinelli sta dando alle politiche culturali della Città di Arezzo, a partire dal progetto "Arezzo Città della Musica e della formazione musicale" che, di fatto, ha preso l'avvio con il Polifonico 2015. Un Polifonico, a onor del vero, che va letto con una doppia chiave. Da una parte la consapevolezza che fino ad oggi questa iniziativa era stata considerata poca cosa - come la musica in generale- nella strategia culturale della Giunta Fanfani nella quale lo stesso Macrì rivestiva il ruolo di assessore alla Cultura. Inutile dire - infatti- che gli anni d'oro del Polifonico sono ormai un ricordo, che negli anni del PD al Governo della Città poco o nulla ha fatto l'Amministrazione per la polifonia e che tutto ruotava intorno ad Icastica, addirittura considerata come terzo pilastro dello sviluppo culturale aretino. Dall'altra, tuttavia, la Città di Arezzo ha dimostrato un legame viscerale per il Polifonico che ci rincuora moltissimo e che dimostra come Arezzo sia pronta a un rilancio di questa iniziativa che sempre meglio e sempre di più va pensata come leva di sviluppo per il tessuto culturale aretino. Ciò che abbiamo in mente, come spesso detto, è di far ruotare intorno alla musica e alla formazione musicale molta parte della cultura aretina, declinandola in molti settori e facendone uno dei punti forti del rilancio della Città. Una visione di insieme che tenga uniti i tanti generi musicali e le tante possibili alleanze culturali a partire dal rilancio dell'Opera Lirica che rappresenta il maggior canale di diffusione della lingua italiana nel mondo. Il canto quindi, corale e operistico, come elemento di una strategia per il rilancio di Arezzo nel mondo proprio a partire dalla grande tradizione del Polifonico. Sarebbe stato molto bello, se oltre alla sera di sabato, ci fosse stata la presenza non solo della Giunta ma anche di chi dice di avere a cuore la musica ed il Polifonico pure nelle serate considerate erroneamente "minori" perchè esse hanno dimostrato - ed io che c'ero lo so- quante sono le potenzialità, molte ancora inespresse, che possono essere liberate dalla polifonia in particolare, e dalla musica in generale, a partire dalla esibizione dei ragazzi del Liceo Classico Musicale "Francesco Petrarca". Del resto puntare sulla formazione musicale dei giovani aretini, italiani e di tutto il mondo è una strada per fare di Arezzo ciò che Arezzo si merita di essere: un simbolo della musica ad alto livello ed una Città capace di fare della musica d'eccellenza una realtà diffusa e non solo di nicchia come avviene in tutte le Città europee, che così facendo muovono anche grandi flussi turistici di qualità".
Martedì, 1 Settembre, 2015