Lavori socialmente utili per i clandestini finti profughi? Come gruppo consiliare esprimiamo il netto dissenso di Fratelli d’Italia AN Alleanza per Arezzo contro la possibile adesione del nostro Comune all’improponibile normativa regionale, nata dal PD e rapidamente deliberata dalla Giunta del governatore Rossi, alla vigilia delle scorse elezioni.
Questa normativa offre ai clandestini richiedenti asilo, i finti profughi presenti nei centri di accoglienza-hotel 4 stelle, l’impiego in attività utili socialmente, sovvenzionate a spese della Regione Toscana, a copertura dei costi assicurativi contro gli infortuni e per la responsabilità civile verso terzi. Costi che, però, ricadono anche sui Comuni aderenti a questa contestabilissima iniziativa, messa in atto demagogicamente senza neanche un sufficiente appannaggio di soldi ma voluta per dare un’ulteriore legittimazione al traffico di essere umani chiamato immigrazione.
Reputiamo una manifestazione di buona fede la sensibilità espressa in un’interrogazione presentata nell’ultima seduta del Consiglio Comunale da un collega, che dai banchi della maggioranza di centrodestra ha chiesto all’assessore Barbara Magi, esperta di governance prefettizia in materia di gestione del fenomeno migratorio, se c’è intenzione nella Giunta di coinvolgere il Comune in questo programma per noi di FdI-Alleanza per Arezzo inaccettabile.
Alla luce del sommo stupore con cui abbiamo appresso dell’avvenuta presenza anche di Arezzo al tavolo di coordinamento predisposto dalla Regione, come gruppo di maggioranza giudichiamo la partecipazione dell’assessore Magi incoerente con il patto e il programma elettorale che sono i pilastri del centrodestra eletto alla guida di Arezzo, anche grazie al decisivo contributo di forze politiche come Fratelli d’Italia AN Alleanza per Arezzo e di due leader nazionali come Giorgia Meloni e Matteo Salvini. La coerenza con il centrodestra vorrebbe che un assessore della Giunta in carica devolvesse ogni suo sforzo al fine di drenare, contenere altra immigrazione e non al fine di assecondare l’applicazione anche ad Arezzo di un progetto di inserimento lavorativo di finti profughi, l’identità dei quali è ignota in larghissima parte, in un territorio che sconta una percentuale di disoccupazione giovanile che è al 36%.
Non ci interessa se queste attività socialmente utili sono senza fini di lucro e non si prevede un salario in cambio dell’adesione volontaria a tali lavori. Noi di Fratelli d’Italia Alleanza per Arezzo siamo contrari in quanto questo programma non è di pubblica utilità ma di appesantimento della spesa pubblica già generosamente devoluta all’accoglienza dei finti profughi e al mantenimento dei medesimi. Pone anche dei grossi e insormontabili problemi di sicurezza. Questi sono clandestini che verrebbero inseriti in ambienti sociali, educativi, sportivi, culturali, ma non posseggono una nazionalità certa né generalità accertate.
Come parte integrante della maggioranza diciamo no. Auspichiamo il no anche di altre componenti. Ci auguriamo che l’assessore Magi non eserciti alcuna forma di opposizione alla nostra contrarietà, coerente con il centrodestra.