Delegazione russa in visita a palazzo comunale e ricevuta in sala di Consiglio. È in città per conoscere i servizi offerti sull’educazione interculturale e sulla gestione della multiculturalità.
L’iniziativa è parte del progetto europeo Actions of Lifelong Learning Addressing Multicultural Education and Tolerance in Russia, finanziato all’interno del programma Tempus IV, coordinato dall’Università di Bologna che vede coinvolto un partenariato composto da sei università russe, Kazan, Naberezhnye Chelny, Yoshkar-Ola, Arkhangelsk, Krasnoyarsk e Mosca, un’associazione non governativa russa, della città di Elabuga, l’Università di Glasgow, la Nuova Università di Lisbona e una fondazione olandese.
Il progetto, di durata triennale, è al suo secondo anno di vita. Partendo dall’analisi della poco conosciuta, ma fortemente caratterizzante, realtà multiculturale della Federazione Russa, il progetto è finalizzato all’apertura di sei Piattaforme di Educazione Interculturale, situate presso le sei università russe coinvolte, che potranno offrire occasioni di apprendimento e di formazione a una vasta gamma di fruitori.
Ad Arezzo risiedono 65 persone di nazionalità russa, su 11.000 stranieri, il dipartimento universitario di Arezzo ha corsi di lingua e letteratura russa. Nel 1989 una delegazione di giovani aretini si recò in Russia, era presidente Gorbaciov, per presentare uno spettacolo su San Francesco di Assisi uomo di pace. Li ricevette Dimitri Serghievic Likhaciov, filologo, critico, sceneggiatore, membro dell’accademia delle scienze, a cui nel 1993 venne conferita la cittadinanza onoraria di Arezzo, unico russo cittadino onorario.
Nel 1997 nacque infine l’esperienza dello studentato internazionale di Rondine, che è cresciuta negli anni seguenti accogliendo giovani di tanti paesi in guerra tra loro, ma che cominciò con cinque studenti di Cecenia e Russia.