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Una seduta segreta del Consiglio Comunale, un precedente inconcepibile e pericoloso

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Nota dei gruppi di opposizione, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Arezzo in Comune

 Quanto successo in Consiglio Comunale è di estrema gravità. Avere predisposto la segretezza della seduta nel momento in cui le opposizioni presentavano le interrogazione inerenti la scelta di Alberto La Penna quale rappresentante del Comune di Arezzo in Nuove Acque è qualcosa di incomprensibile e che, oltre ad avere creato un naturale imbarazzo nel pubblico e nei giornalisti presenti, costretti a uscire dall'aula, tradisce il principio di trasparenza che dovrebbe sempre caratterizzare la casa comunale. Le questioni sono oramai note: Arezzo ha scelto per farsi rappresentare in Nuove Acque una persona di Montecatini responsabile di spicco di Forza Italia. Perché ancora un non aretino per un posto chiave? Quale mandato avrà dal Comune di Arezzo? Perché per lui è stata per la prima volta introdotta la carica di presidente vicario del cda? Perché per La Penna era stato richiesto un aumento dell'indennità? E perché è stato scelto un soggetto esperto di processi di privatizzazione dei servizi idrici? In Consiglio Comunale siedono i cittadini e i consiglieri comunali sono i loro delegati. Ai cittadini, dunque, è stato impedito di sedere in aula nel momento in cui chiedevamo chiarimenti su un personaggio pubblico. Perché il rappresentante del Comune in una società partecipata è un personaggio pubblico, di cui è legittimo conoscere esperienze e curriculum. A questo punto, sorge il dubbio che ogni volta che ci troveremo a discutere di nominati in aziende, enti e partecipate, il secondo livello di governo dove tanti interessi e risorse si accumulano, si alzerà una coltre di nebbia. Da parte di questa amministrazione, la conferma di un atteggiamento pericoloso, di chiusura e insofferenza.

Venerdì, 1 Aprile, 2016