Lo spazio famiglia non chiude, quello di Insieme Possiamo è un comunicato comico politicamente. Anzi, lo spazio famiglia, targato Giunta Ghinelli, è una realtà molto attiva e con numeri importanti. Nel 2016 sono stati 19 i casi di sostegno educativo ai bambini segnalati dai servizi sociali, 230 persone hanno partecipato ai corsi pre-parto, 68 le consulenze familiari sugli aspetti legati all’educazione dei figli, 29 i percorsi di sostegno alla genitorialità su mandato dei tribunali, agli incontri a tema sulle famiglie hanno partecipato in 60, 80 le ore per la formazione degli operatori socio-educativi, 60 le consulenze familiari, 12 i casi di mediazione familiare, 10 i nuclei interessati da valutazioni effettuate per affidi, sostegno familiare a 29 nuclei, 3 bambini affidati e 50 pratiche seguite dal centro affidi, infine 9 adozioni in area vasta. Presso lo spazio famiglia inoltre è presente il Centro Aiuto alla Vita, nel pieno rispetto della legge 194 e l’ordine degli avvocati grazie a una collaborazione con l’amministrazione comunale. Insomma, è una realtà in cui convivono moltissime altre associazioni, ad esempio lo spazio cucina viene utilizzato dai ragazzi disabili per percorsi di autonomia e vi si svolgono iniziative del terzo settore e dei club service.
Lo spazio famiglia resta un punto fermo delle politiche familiari e sociali di questa amministrazione, un luogo irrinunciabile. L’unico servizio che al momento è stato sospeso fino a dicembre sono i percorsi di sostegno alla genitorialità su mandato dei tribunali, questo perché mentre prima il Comune di Arezzo faceva parte della zona sociosanitaria aretina insieme ad altri 5 Comuni, adesso la zona è stata ampliata e ne prevede 23. Per questo abbiamo ritenuto di sospendere questo servizio, opzionale, con una delibera. Dal primo gennaio 2018 decideremo insieme agli altri Comuni se riprenderlo oppure no.
Mi ha semmai sorpreso l’attenzione iperbolica di una parte della sinistra circa la presenza del Centro Aiuto alla Vita nei locali dello spazio famiglia: spiace che ancora sopravvivano retaggi culturali un po’ ideologizzati.
Capisco il clima pre-elettorale ma dare notizie del tutto infondate dovrebbe fare effetto soprattutto a chi le scrive. Comunque, tutto il male non viene per nuocere visto che un comunicato inesatto mi ha permesso di rendere meglio conto dell’attività di un servizio essenziale.