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Commissione di conservazione dei beni mobili appartenenti a fascisti fuggiti in alta Italia con i Tedeschi (1944-1945)

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u.a. 3

Il Prefetto della Provincia di Arezzo Guidotti Mori con suo decreto del 30 agosto 1944 n. 130 gab. istituisce in ogni Comune una Commissione composta di tre membri con il compito di provvedere alla conservazione dei beni immobili dei fascisti, quando i medesimi fossero stati abbandonati dai loro legittimi proprietari o affidati a persone inesperte e incapaci. La materia viene disciplinata in modo particolare con le disposizioni contenute nel titolo III del Decreto Legislativo Luogotenenziale del 27 luglio 1944 n. 159: nel caso in cui i beni costituiscano profitti di regime o illeciti arricchimenti derivanti da attività politica sono da avocarsi allo Stato, a seguito di sequestro decretato dal Presidente del Tribunale, su richiesta dell'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo o dell'Amministrazione finanziaria. A seguito dell'inadempienza a queste indicazioni il Prefetto Bracali con circolare della R. Prefettura n. 1435 gab. del 16 aprile 1945 ordina che la Commissione provveda al nuovo accertamento e alla ricognizione dei beni mobili di proprietà di preminenti fascisti ceduti in uso ad enti, sinistrati di guerra, sfollati, etc., e notifichi i sequestri, anche disposti precedentemente, alla delegazione provinciale dell'Alto Commissario per le sanzioni contro il fascismo.

 

  • Carteggio (1944 - 1945), u.a. 2 W1.1

Bb.: contiene anche protocollo della corrispondenza 1944 lug. 31 - 1945 gen. 9, registro di cassa, registro dei sequesti, verbali di ricognizione dei beni consegnati.

  • Fascicoli personali (1944-1945), u.a. 1 W1.2

B.

 

 

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Ufficio Competente: