E’ un contributo economico a sostegno della maternità ai sensi dell’art.74 della legge n.151 del 26 Marzo 2001 e successive modifiche e integrazioni la domanda può essere presentata sei mesi dalla nascita del figlio.
L’assegno spetta, per ogni figlio nato (oppure in adozione o affidamento preadottivo purché non abbia superato i 6 anni di età), alle donne che non beneficiano di alcun trattamento economico per la maternità (indennità o altri trattamenti economici a carico dei datori di lavoro privati o pubblici), o che beneficiano di un trattamento economico di importo inferiore rispetto all’importo dell’assegno.
L’assegno, che per l’anno 2023 è pari a € 1.917,30, spetta per ogni figlio quindi, in caso di parto gemellare oppure in caso di adozioni o affidamento di più minori, l’importo è moltiplicato per il numero dei nati/ adottati/ affidati.
Può richiedere il contributo la madre:
- cittadina italiana o di stato membro dell’Unione Europea
- titolare di carta di soggiorno di lungo periodo CE
- coniugata con cittadino italiano o cittadino di stato membro dell’Unione Europea
- cittadina rifugiato politico
- cittadino/a apolide;
- titolare di permesso per protezione sussidiaria;
- cittadina lavoratrice del Marocco, Tunisia, Algeria e Turchia
- cittadina titolare del permesso unico per lavoro o con autorizzazione al lavoro e i suoi familiari, ad eccezione delle categorie espressamente escluse dal Dlgs 40/2014;
Per la presentazione della domanda occorre essere in possesso di ISEE in corso di validità e, per l’anno 2023, con un valore non superiore a € 19.185,13.
MODALITA’ E TERMINI DI PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA
La domanda deve essere presentata allo sportello Unico del Comune di Arezzo , prenotando un appuntamento su agenda.comune.arezzo.it entro il termine perentorio dei sei mesi dalla nascita del figlio.
PAGAMENTO DEGLI ASSEGNI
Il Comune, dopo avere controllato la sussistenza di tutti i requisiti, concede o nega l’assegno con un proprio provvedimento, e lo comunica a chi ha presentato la richiesta. In caso di concessione, trasmette all’INPS i dati necessari per il pagamento. L’INPS paga gli assegni con le modalità che ogni richiedente ha indicato nella domanda.