Lo Statuto del Comune di Arezzo (art.li 16-20) e l'apposito regolamento disciplinano lo svolgimento del Referendum Comunale che consente ai residenti nel comune, di età superiore a 16 anni, di pronunciarsi in merito a programmi, progetti, provvedimenti concernenti materie di esclusiva competenza comunale.
Esclusioni
Sono escluse dal Referendum le materie inerenti:
- Contabilità e finanza;
- elezioni;
- nomine, designazioni, revoche e decadenze;
- gestione del personale;
- atti emanati dal Sindaco quale Ufficiale di Governo;
- diritti delle minoranze;
- norme statutarie e regolamentari.
Promotori
Il Referendum popolare comunale può essere indetto:
- Con deliberazione consiliare approvata dalla maggioranza dei componenti il consiglio;
- Su richiesta di almeno 2.500 aventi diritto al voto referendario, residenti nel Comune.
Mel caso di Referendum promosso dai cittadini, deve essere costituito un Comitato dei Promotori, composto da almeno cinque residenti, uno dei quali è nominato presidente ed ha la legale rappresentanza del comitato.
Il comitato presenta al Sindaco una relazione contenente la formulazione del quesito e l'illustrazione delle finalità della consultazione.
Ufficio per il Referendum
Entro tre giorni dalla presentazione della proposta, il sindaco trasmette la documentazione all'Ufficio per il Referendum, il quale - previa audizione dei promotori - si pronuncia sull'ammissibilità del quesito proposto, tenuto conto di quanto dispongono la legge, lo statuto ed il presente regolamento.
L'Ufficio per il Referendum è composto da:
Il Segretario Generale del Comune;
Il Presidente Provinciale dell'Ordine degli Avvocati (o suo delegato).
I Referendum possono essere dichiarati inammissibili solamente per motivi di legittimità.
Le decisioni dell'Ufficio per il Referendum, sono notificate al legale rappresentante del soggetto promotore entro venti giorni da quello di presentazione della richiesta.
Raccolta delle firme
Ricevuta la comunicazione dell'ammissione del quesito, il comitato dei promotori può procedere alla raccolta delle firme che possono essere apposte dagli aventi diritto al voto su moduli formato protocollo, predisposti dai promotori, ciascuno dei quali contiene all'inizio di ogni pagina la dicitura "Comune di Arezzo - Richiesta di referendum popolare" e l'indicazione, completa e chiaramente leggibile, del quesito referendario. Prima di essere posti in uso i moduli sono presentati alla segreteria generale, che li vidima apponendo il bollo del Comune all'inizio di ogni foglio.
Le firme sono apposte al di sotto del testo del quesito. Accanto alla firma devono essere indicati in modo chiaro e leggibile il cognome, nome, Comune e data di nascita del sottoscrittore; le firme potranno essere autenticate da:
Segretari comunali e provinciali;
Cancellieri e collaboratori delle Cancellerie dei Tribunali;
Segretari delle Procure della Repubblica;
Giudici di Pace;
Notai;
Assessori comunali e provinciali;
Presidente dei Consigli comunali e provinciali;
Funzionari incaricati dal Sindaco e dal Presidente della Provincia;
Consiglieri comunali e provinciali che abbiano comunicato la loro disponibilità al Sindaco ed al Presidente della Provincia.
I cittadini che intendono autenticare la loro firma durante il procedimetno referendario, dovranno presentare, al funzionario incaricato dell'autenticazione, un documento di identità in corso di validità, provvisto di fotografia.
L'autenticazione delle firme durante il procedimento elettorale è esente da qualunque spesa.
La raccolta delle firme deve essere conclusa entro 4 mesi dalla ricezione della comunicazione d'ammissione del quesito, le firme debbono essere depositate presso la Segreteria Generale.
La Segreteria Generale effettua il controllo individuale delle firme e trasmette, entro sette giorni dalla ricezione, gli atti all’Ufficio per il Referendum che - verificata la regolarità della documentazione presentata - dichiara ammessa la richiesta di Referendum e ne dà comunicazione al Sindaco entro i successivi cinque giorni.
Svolgimento ed esito
Entro dieci giorni dall'ammissione del referendum, il Sindaco indice il referendum, stabilendo la data in un'unica giornata di domenica, da determinarsi entro la prima sessione referendaria utile, stabilita in corrispondenza dei mesi di aprile e novembre; la data di indizione del referendum deve precedere di almeno 60 giorni quella stabilita per l'effettuazione. Le consultazioni referendarie non possono, comunque, aver luogo in coincidenza con altre operazioni di voto.
Il referendum è valido se partecipa al voto la maggioranza degli aventi diritto.
Il Sindaco provvede, entro cinque giorni dal ricevimento dei risultati da parte dell'apposito Ufficio Elettorale Centrale, alla comunicazione dell'esito della consultazione, mediante affissione di appositi manifesti.
Entro 30 giorni dalla proclamazione dei risultati, il Consiglio Comunale adotta gli atti di indirizzo relativi all'esito della consultazione.
Indipendentemente dall'esito conseguito, il referendum non può essere ripetuto, sul medesimo oggetto, prima che sia terminato il mandato amministrativo.
PER INFORMAZIONI
segreteriagenerale@comune.arezzo.it