Nota del gruppo consiliare OraGhinelli
Ancora sotto shock dalla scomparsa del suo centro-sinistra alle politiche, il giovin consigliere Romizi esterna in un mix confuso di buche, voti, Europa e gufate. Verissimo: ogni evento atmosferico, pur non trascendentale, lascia il segno – e più che altro le buche – sulle strade (aretine e non solo, a ben vedere….). Quindi cosa c’è di meglio che attaccare l’amministrazione quasi come fossa colpa del Ghinelli se piove e nevica? Due piccioni con una fava: si fa opposizione (malamente) e si parla d’altro, cercando di mettere in disparte la tronata elettorale. Terzo piccione: si dicono anche tante sciocchezze. Parla di Europa, il giovine consigliere, di Berlusconi, di Lega e di civismo; va fuori tema pronosticando il 2020 manco fosse Nostradamus. Torniamo sul pezzo: le buche. Intanto, ci sarebbe da chiedersi perché i nostri asfalti sono friabili come savoiardi e sarebbe interessante anche domandare a chi oggi ha dieci anni se ricorda di aver visto asfaltare una strada che non fossero gli assi ottocenteschi. Tradotto: se negli ultimi anni la manutenzione ordinaria fosse stata migliore e le risorse destinate meglio, forse oggi qualche toppa ce la risparmieremmo. Ma siccome (lo rammenta sempre il consigliere) non è consentito addebitare responsabilità alle amministrazioni che lo hanno anche visto protagonista (si fa per dire), ci limiteremo a constatare come l’assessore ai lavori pubblici attuale (civico per l’appunto) attende la fine della pioggia come un bambino l’inizio dei cartoni animati, per sguinzagliare i suoi uomini e sistemare il più degnamente possibile le strade cittadine, con le (poche) risorse disponibili (ma comunque raddoppiate rispetto al passato), tanto che già oggi, la maggior parte del lavoro è già stato svolto. Anche per evitare “che fiocchino le denunce causate da seri infortuni” che paiono auspicate dal consigliere. Caro consigliere, a parlare di buche……. ha toppato!