Cenni biografici
Giovanni Pacini nasce a Catania (17 febbraio 1796) durante uno dei tanti trasferimenti del padre, il toscano Luigi Pacini, che per la sua professione di cantante d'opera è costretto a spostarsi da una città all'altra.
All'età di circa dodici anni inizia a studiare canto e contrappunto a Bologna e un anno dopo composizione a Venezia.
Prima di aver compiuto i diciotto anni comincia a comporre, con un certo successo alcune piccole opere buffe ma raggiunge il successo vero e proprio soltanto nel 1817 con la rappresentazione, al Teatro Re di Milano, dell'opera Adelaide e Comingio. Appena ventunenne comincia la sua lunghissima carriera nel mondo del melodramma. Nel corso di un cinquantennio comporrà quasi novanta opere superando ogni altro musicista.
Nel 1820, a Roma, collaborò con Rossini all'opera Matilde di Shabran. L'anno successivo (1821) presentò la sua opera Cesare in Egitto, che ebbe grande successo a Roma.
Le sue due opere Alessandro nelle Indie e L’ultimo giorno di Pompei trionfarono al Teatro San Carlo nel 1824 e 1825 tanto che il successo gli consentì di occupare per diversi anni il posto di direttore del San Carlo. Le successive opere Niobe (1826), Gli Arabi nelle Gallie (1827), e I fidanzati (1829), ottennero anch'esse un enorme successo.
Nel 1837 fu nominato Maestro di cappella a Lucca. Dopo una pausa di circa sei anni, riprese a comporre, ottenendo grande successo con le opere Saffo (che, rappresentata al San Carlo di Napoli, fu la sua opera più fortunata), Medea di Corinto, Bondelmonte ed altre ancora. Continuò comunque l'insegnamento a Viareggio nel Liceo musicale da lui fondato.
Nel 1857 si trasferì a Pescia dove trascorse gli ultimi anni della sua vita.
Cittadinanza onoraria
Il conferimento della cittadinanza onoraria è avvenuto il in virtù della delibera di Consiglio Comunale del 19 dicembre 1866.