Approfondimento: e al posto della fabbrica?
Tecnicamente, il Piano complesso di intervento “Cittadella degli affari” è composto da più comparti e più lotti: per ogni lotto ci sono quote di edificato e destinazioni precise. Prendiamo il comparto 1, per intendersi quello corrispondente alla vecchia fabbrica Lebole: esso è suddiviso in nove lotti per un massimo di 12.000 mq di commerciale e un massimo di 34.000 mq di residenziale. Ovviamente i 12.000 mq sono spalmati sui nove lotti e per ogni lotto è previsto che la parte commerciale non potrà essere superiore a 3.500 mq.
I mq di parcheggi saranno 39.000 di cui 80% dovranno essere interrati, al verde attrezzato sono destinati 41.000 mq, quattro ettari. Dentro e dall'area ex Lebole di svilupperanno dieci chilometri di piste ciclabili.
COSA SONO I PIANI COMPLESSI DI INTERVENTO
Il Piano Strutturale individua due strumenti attuativi: il Regolamento Urbanistico, per le Aree di Trasformazione, contesti dove è richiesta una progettazione unitaria e coordinata, e i Piani Complessi di Intervento, per alcune aree definite Strategiche di Intervento, strumenti ritenuti capaci di governare operazioni particolarmente ampie mantenendo un ruolo centrale, propositivo e non solo di controllo ex post, all’amministrazione comunale.
I piani complessi, dunque, integrano il Regolamento Urbanistico: ai primi e non al secondo è demandato il riassetto di aree strategiche come la ex Cadorna, la Cittadella degli affari (ex Lebole), la Catona (nuovo quartiere residenziale), l’ex scalo merci (comprendente anche il parcheggio Baldaccio e l’area dell’attuale deposito container), il nuovo blocco residenziale tra la SR 71 e Ceciliano, la cittadella del tempo libero al “triangolo delle cave” di Quarata. Anche le maggiori previsioni in termini infrastrutturali sono demandate ai Piani Complessi di Intervento, in particolare il raddoppio del raccordo e la chiusura dell’anello a nord.